... tutto che al mondo è civile grande, augusto, egli è romano ancora. Salve, dea Roma! Chi disconòsceti cerchiato ha il senno di fredda tenebra, e a lui nel reo cuore germoglia torpida la selva di barbarie. Salve, dea Roma! Chinato ai ruderi del Foro, io seguo con dolci lacrime e adoro i tuoi sparsi vestigi, patria, diva, santa genitrice. G. Carducci
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