L'Imperatore Cesare Augusto saluta Fanny.

Dopo la celebrazione dei miei Giochi Secolari, nell'anno DCCXXXVII dalla fondazione dell'Urbe, ho inviato il mio amico Marco Agrippa a governare l'Oriente per tre anni con il rango e tutti i poteri d'un Imperatore, mentre io stesso dovevo occuparmi dell'Occidente. Fu allora che, dopo aver navigato fino in Spagna ed avervi ispezionato tutte le province, ho potuto visitare personalmente, per l'unica volta nella mia vita, le popolazioni della Gallia chiomata. Ma, per mancanza di tempo, ho dovuto limitare il mio tragitto alle città principali, e ciò non mi ha consentito di giungere fino all'Aremorica.
In tutti gli anni precedenti, avevo comunque avuto modo di conoscere perfettamente ciò che accadeva nelle Gallie, e di spandervi la pace ed il benessere per il tramite dei governatori e degli altri magistrati che vi avevo mandato. Fra questi ultimi, vi fu lo stesso Marco, che si occupò degli interessi dei Galli a due riprese: la prima volta come propretore, prima del suo primo consolato, e la seconda volta quando gli avevo assegnato la responsabilità dell'Occidente, mentre io stesso mi ero occupato dell'Oriente (prima dei Giochi Secolari).

Come vedi, cara Fanny (ma che bel nome! Parrebbe quasi derivare da quello dell'antichissima gente Fannia, che ebbe dei personaggi molto importanti a Roma), ho avuto delle informazioni molto buone sulle Gallie. Sono le cose che ho visto con i miei propri occhi e con quelli della persona cui attribuivo la più grande amicizia e fiducia, e che amavo far considerare come un altro me stesso. Inoltre, ho potuto consultare tutti i rapporti di Marco, tutte le sue note e l'enorme quantità di dati ch'egli ha messo nella sua Corografia, dopo aver tutto recensito, tutto misurato e tutto analizzato. Infine, ho avuto per molto tempo sotto gli occhi il magnifico planisfero pubblico del Portico Vipsanio, progettato dallo stesso Marco Agrippa e completato, dopo la sua morte prematura, da sua sorella Vipsania Polla.
Ebbene, malgrado tutto ciò, non ho avuto alcuna informazione sulla città degli Osismi che t'interessa, e di cui lo stesso nome, Vorgium, mi è totalmente sconosciuto. Ho dunque la sensazione che questa città non abbia acquisito un'importanza significativa che dopo il periodo del mio principato.

Spiacente di non poterti aiutare. D'altronde le ricerche condotte dagli archeologi hanno un valore ben maggiore quando riescono a colmare delle grandi lacune nelle conoscenze storiche. Ti auguro pertanto il più grande successo nel tuo lavoro appassionante, che potrà rivestire un'importanza molto grande nel quadro dello studio della Gallia Romana.
Stammi bene, gentile Fanny, e sii certa che ogni contributo alla conoscenza, per piccolo che sia, meriterà sempre l'apprezzamento e la riconoscenza della parte migliore dell'umanità.

IMP. CÆS. AVG.