Generali



Olivier      

Ave Cesare,

Come ho letto nelle Vostre precedenti lettere, Voi non apprezzate per niente Annibale Barca (benché io l'ammiri, comprendo perfettamente il Vostro punto di vista). Ma che pensate di Scipione l'Africano? E qual è la Vostra opinione su Alessandro Magno? E infine il divo Giulio era un esempio per Voi? O non era altro "che" il Vostro padre adottivo?

Il Vostro fervente ammiratore.
Olivier.



Augusto      

L'Imperatore Cesare Augusto a Olivier, salve.

Vi è, nella storia ab Urbe condita di Tito Livio, un celebre aneddoto che risponde perfettamente alle tue due prime domande. Eccone un breve riassunto.

Sotto il consolato di Lucio Cornelio Merula e Quinto Minucio Termo, otto anni dopo la vittoria di Scipione Africano su Annibale alla fine della seconda Guerra Punica, il Senato di Roma aveva inviato una delegazione in Asia minore per incontrarvi Antioco, il re di Siria, che veniva sospettato di preparare la guerra contro i Romani. Prima d'essere ricevuta dal re, la delegazione ottenne di intrattenere qualche colloquio con Annibale, che si trovava ad Efeso dopo essere fuggito da Cartagine ed essere divenuto il consigliere strategico di Antioco.
Scipione Africano ebbe così l'occasione d'incontrare ancora una volta Annibale, al quale chiese chi fosse, secondo lui, il più grande dei generali. Il Cartaginese gli rispose: "Alessandro Magno, re dei Macedoni". Essendo poi stato interrogato su chi ponesse al secondo posto, egli rispose: "Pirro". Infine, poiché Scipione insisteva, volendo anche sapere chi giudicasse meritevole del terzo posto, Annibale affermò che, senza alcun dubbio, si trattava di sé stesso.
Allora il Romano sorrise ed aggiunse: "Ma che avresti detto se tu mi avessi battuto?"
"Ebbene", rispose il Cartaginese, "in tal caso mi sarei posto prima di Alessandro e Pirro, prima di chiunque altro!".
Scipione restò sconcertato da questa risposta rigirata con malizia punica e da quella inattesa forma d'adulazione che lo poneva fra i generali al di sopra di ogni raffronto.

Quanto a mio padre, il suo esempio è stato il punto di riferimento fondamentale per tutto quello che ho intrapreso. D'altronde il divo Giulio non è stato un esempio solo per me, poiché lo è per tutta l'umanità.

Vale,

IMP. CÆS. AVG.


quebec

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