DOMENICO CARRO


Nato a Roma il 16 agosto 1942, ha frequentato l'Accademia Navale dal 1961 al 1965 (corso «i Corsari»), conseguendovi la laurea in Scienze Marittime e Navali, conferita dall'Università di Pisa.

Uscito dall'Accademia con il grado di Guardiamarina, è stato Ufficiale di Rotta sulla Stella Polare durante la prima crociera addestrativa di questa nave-scuola a vela (inverno 1965/66) ed in occasione della prima sua partecipazione alla regata velica internazionale della Giraglia (luglio 1966), ove essa si è classificata prima in tempo assoluto, stabilendo su quel percorso un primato di velocità rimasto poi imbattuto per ben 18 anni.

Quindi, con il grado di Sottotenente di Vascello, è stato Ufficiale SIOC (Servizio Informazioni Operative di Combattimento) a bordo del cacciatorpediniere Intrepido (1966/67) e dell'incrociatore lanciamissili Garibaldi (1967/68).
Nel 1968 ha sposato Bianca d'Ammacco (da cui ha successivamente avuto due figli: Marzio e Lucrezia).
E' stato poi Capo Servizio SIOC della fregata Castore (1968/69).

Da Tenente di Vascello, ha assolto l'incarico di Capo Servizio Operazioni del cacciatorpediniere Indomito (1970/73) e di Comandante dei dragamine Palma (1973/74) e Mogano (1974).

Nel grado di Capitano di Corvetta, è stato destinato presso il Centro Addestramento Aeronavale della Marina (1975/77) in qualità di Istruttore nel campo della Condotta delle Operazioni.
Da Capitano di Fregata, ha assolto l'incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della IV Divisione Navale (1978/81) e della II Divisione Navale (1981/83), partecipando, in tale veste, ad una fase dell'Operazione Libano Due a bordo del cacciatorpediniere lanciamissili Intrepido, con cui si è recato a Beirut in missione di dissuasione ai fini della sicurezza del contingente terrestre italiano. È poi stato nominato Comandante della 2a Squadriglia Corvette (1983/84).

Nell'arco degli anni dal 1970 al 1984, ha anche frequentato i seguenti corsi:
- Corso Superiore presso l'Accademia Navale di Livorno;
- Corso di Specializzazione SIOC (Servizio Informazioni Operative di Combattimento) a Livorno, Taranto ed Augusta (SR);
- 18° Corso qualificativo di Aerocooperazione presso la Scuola di Aerocooperazione di Guidonia;
- 106a sessione della Scuola di Comando Navale, a Taranto ed Augusta (SR);
- 6° Corso normale di Stato Maggiore presso l'Istituto di Guerra Marittima, a Livorno (ora ISMM, a Venezia);
- 59° Corso del NATO Defence College, a Roma;
ed ha conseguito la Specializzazione Superiore per il "Servizio delle telecomunicazioni ed elettronica" (TE.S).

Nel grado di Capitano di Vascello, è stato Capo Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore Marina (anni 1988 e 1989), gestendo, dalla Sala Operativa di Maristat, le azioni relative al controllo operativo del 18° Gruppo Navale in missione nel Golfo Persico (protezione dei mercantili italiani durante la guerra Iran-Iraq), ove egli si è anche brevemente recato, imbarcato sulla fregata Euro, in occasione della conclusione dell'operazione.
È quindi stato il Comandante della Flottiglia Corvette (1989/90), costituita da una dozzina di unità (due delle quali - Minerva e Sfinge - furono le prime navi italiane inviate nel Mediterraneo orientale, il 16 Agosto 1990, quale immediata risposta nazionale all'insorgere della 2a crisi del Golfo). Nel contempo ha comandato la Scuola di Comando Navale, responsabile della formazione dei comandanti delle nostre navi da guerra.
Dall'ottobre 1990, ha assolto l'incarico di Capo Ufficio Piani e Operazioni dello Stato Maggiore Difesa, gestendo per quattro anni, dal Centro Operativo Interforze (C.OP.I.), le azioni relative al coordinamento generale delle operazioni condotte dalle forze aeronavali italiane rischierate nel Golfo Persico (in concorso alle operazioni multinazionali per il controllo dell'embargo contro l'Iraq e per la liberazione del Kuwait), delle operazioni per lo sgombero dei connazionali da Somalia, Etiopia, Yemen e Ruanda, delle operazioni di assistenza nel Kurdistan iracheno, delle operazioni condotte per la crisi della ex-Jugoslavia - ivi inclusi gli aiuti umanitari navali (a Ragusa e Spalato) ed aerei (a Sarajevo), oltre ai controlli navali in Adriatico e sul Danubio -, per l'assistenza italiana in Albania (contingenti terrestre e navale), nonché per le operazioni di pace in Somalia e Mozambico. Nello stesso periodo è anche stato il rappresentante militare dell'Italia nel Gruppo ad hoc Esteri-Difesa istituito dalla UEO (Unione Europea Occidentale) per il coordinamento multinazionale delle iniziative operative europee nel Golfo Persico e nelle acque dell'Adriatico e del Danubio.

Promosso Contrammiraglio con decorrenza gennaio 1994, ha ricoperto, negli anni 1995 e 1996, il triplice incarico di Ispettore titolare del Servizio dei Fari e del Segnalamento Marittimo, di Vice Capo dell'Ufficio Storico della Marina e di Insegnante titolare della cattedra di Arte Militare Marittima presso la Scuola di Guerra dell'Esercito.

In seguito, con il grado di Ammiraglio di Divisione, ha cessato - a domanda - dal servizio permanente nell'autunno del '96, venendo collocato nell'Ausiliaria, poi nella Riserva (dall'autunno del 2002), e infine in Congedo assoluto.




È insignito delle seguenti onorificenze e decorazioni:
- Croce commemorativa per la missione militare di pace in Libano
- Medaglia d'Argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni)
- Croce d'Oro per anzianità di servizio militare (25 anni)
- Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare
- Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

È membro dei seguenti sodalizi storici:
- Gruppo dei Romanisti (dal 2012)
- Associazione Internazionale Amici di Pompei (dal 2024)

È Socio onorario dei seguenti sodalizi:
- Società di Cultura e Storia Militare (dal 2011)
- Associazione culturale Pomerium (dal 2010)

È stato membro dei seguenti sodalizi:
- Società Italiana di Storia Militare (dal 2012 al 2020)
- Cofradía Europea de la Vela (dal 2015 al 2016)
- Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia (dal 2009 al 2010)
- Associazione Nazionale Marinai d'Italia (dal 2008 al 2010)
- Fondazione marittima Ammiraglio Michelagnoli (dal 2003 al 2014)
- Associazione Dianae Lacus (dal 1996 al 2006)
- Federazione Italiana Vela (dal 1965 al 1996)
- Sport Velico della Marina Militare (dal 1965 al 1996)

Dal momento del suo ritiro dal servizio attivo, assecondando la propria natura di appassionato cultore della Civiltà Romana, egli ha potuto dedicarsi interamente all'approfondimento dei suoi studi storiografici, nell'ambito dei quali si collocano: la pubblicazione di svariati suoi libri e saggi, la creazione e l'aggiornamento del presente sito Internet  ROMA AETERNA , la fondazione e la moderazione del foro di discussione FORVM ROMAETERNA (2001-2013) - poi sostituito mediante l'istituzione di pagine "Roma Aeterna" nelle maggiori reti sociali, quali Linkedin, Facebook, X (già Twitter), Youtube, Flickr, ecc. -, nonché la propria partecipazione a molteplici convegni nazionali ed internazionali sui temi della storiografia romana e della salvaguardia della cultura marittima.
Egli mantiene inoltre un efficace scambio di informazioni con studiosi ed appassionati di tutti i continenti, sulla Rete, e fornisce nel contempo delle collaborazioni occasionali a:

Principali pubblicazioni

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: I. Le origini, Rivista Marittima, Roma, 1992 (88 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: I. Le origini - Nuova edizione, Rivista Marittima, Roma, 2000 (88 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: II. La guerra Annibalica e Scipione l'Africano, Rivista Marittima, Roma, 1993 (112 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: III. Le grandi coalizioni marittime nell'Arcipelago, Rivista Marittima, Roma, 1994 (124 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: IV. Il consolidamento transmarino e Scipione Emiliano, Rivista Marittima, Roma, 1995 (138 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: V. Le guerre Mitridatiche e Lucio Lucullo, Rivista Marittima, Roma, 1996 (168 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: VI. Pompeo Magno e il dominio del mare, Rivista Marittima, Roma, 1997 (184 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: VII. Giulio Cesare - Dall'Oceano all'Impero, Rivista Marittima, Roma, 1998 (240 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: VIII. Cesare Ottaviano, Marco Agrippa e la Pax Augusta, Rivista Marittima, Roma, 1999 (256 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: IX. L'Impero nel primo millennio, Rivista Marittima, Roma, 2000 (249 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta") - Storia della Marina di Roma - Testimonianze dall'antichità: X. L'Impero nel secondo millennio, Rivista Marittima, Roma, 2001 (240 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta"): XI. Appendici marittime - Include l'Itinerarium maritimum e i trattati navali di Vegezio, Siriano e Leone Imperatore, Rivista Marittima, Roma, 2002 (288 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta"): Libro XII Tomo I - Fasti Navali, glossario e sommario, Rivista Marittima, Roma, 2003 (128 pagine)

Domenico Carro, Classica (ovvero "Le cose della Flotta"): Libro XII Tomo II - Indici analitici e Bibliografia, Rivista Marittima, Roma, 2003 (298 pagine)

Domenico Carro, Maritima - La Marina di Roma repubblicana, Forum Editore, Roma, 1995 (144 pagine).

Domenico Carro, «Nascita e affermazione del potere marittimo di Roma», in Paolo Alberini (ed.), Il Mediterraneo quale elemento del potere marittimo - Acta del Convegno di Storia Militare tenuto a Venezia nella sede dell'antico Arsenale dal 16 al 18 settembre 1996, Ufficio Storico della Marina Militare - Commissione Italiana di Storia Militare, Roma, 1998, pp. 55-88.

Domenico Carro, «L'ultimo trionfo navale di Roma - In onore di Marco Antonio Colonna», in Paolo Alberini (ed.), Aspetti ed attualità del potere marittimo in Mediterraneo nei secoli XII-XVI - Acta del Convegno di storia militare tenuto a Napoli, in Castel dell'Ovo, dal 27 al 29 ottobre 1997, Ufficio Storico della Marina Militare - Commissione Italiana di Storia Militare, Roma, 1999, pp. 257-279.

Cristina Rodriguez e Domenico Carro, Le César aux pieds nus, Flammarion, Parigi, 2002 (700 pagine). Lo stesso romanzo è stato anche reso disponibile, dal 2016, in versione digitale (in due tomi, formato Kindle: Tomo I - Tomo II).

Domenico Carro, Navales Tabulae - Marittimità di Roma, Fondazione marittima Ammiraglio Michelagnoli d'intesa con il CoNISMa - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, Taranto, 2004 (10 poster).

Domenico Carro, Roma Navale, E.S.S., Roma, 2005-06 (10 "tascabili" del mensile archeologico Forma Urbis, 300 pagine). Ripubblicato in 20 numeri (31-50) della rivista bimestrale Voce Romana (2015-2018).

Domenico Carro, «I pirati dell'antichità», in Massimo Annati e Fabio Caffio (eds.), Pirati di ieri e di oggi, Rivista Marittima, Roma, 2009, pp. 12-18.

Gennaro Barretta, Domenico Carro et al., Tutte le strade portano a Roma: storia, sviluppo e aneddoti sulle strade dell'Urbe, dalle vie Consolari al GRA, Equipe cooperativa sociale, Roma, 2010, pp. 73-113.

Domenico Carro, Corazzata Roma - Eccellenza e abnegazione per la Patria, ricerca storica e tavole fuori testo a cura di Gennaro Barretta, Cooperativa Eureka, Roma, 2011 (148 pagine).

Domenico Carro, «Le forze navali, strumento essenziale della grande strategia di Roma», in Simona Carosi e Roberto Libera (eds.), L'esercito e la cultura militare di Roma antica - Atti del XIX Corso di Archeologia e Storia Antica del Museo Civico Albano, Museo Civico Albano Laziale, Albano Laziale, 2012, pp. 125-142.

Domenico Carro, «Marittimità romana», Strenna dei Romanisti, 2013, pp. 137-149.

Domenico Carro, «Aforismi navali romani», in American Legacy. La SISM ricorda Raimondo Luraghi, Società Italiana di Storia Militare. Roma, 2013, pp. 113-131.

Domenico Carro, «Gaio e le navi. Esperienze e impiego dello strumento navale da parte del giovane imperatore», in Giuseppina Ghini (ed.), Caligola, la Trasgressione al Potere, Gangemi Editore, Roma, 2013, pp. 143-153.

Domenico Carro, «Corsari romani», Strenna dei Romanisti, 2014, pp. 85-99.

Domenico Carro, «Vessillo azzurro, La strategia navale di Agrippa in tre guerre marittime e per la pace augustea», in Naval History. La SISM ricorda Alberto Santoni (1936-2013), Società Italiana di Storia Militare. Roma, 2014, pp. 121-144. Lo stesso saggio è anche stato pubblicato come scritto a sé stante nella Collana SISM, Roma, marzo 2014.

Domenico Carro, «Navalia», Strenna dei Romanisti, 2015, pp. 119-134.

Domenico Carro, L'alba della Stella Polare - Il fiero esordio della barca e del suo primo equipaggio, appena 50 anni fa, Borè, Tricase, 2015 (144 pagine).

Domenico Carro, «La vittoria navale delle Egadi nella grande strategia di Roma», in Sebastiano Tusa e Cecilia Albana Buccellato (eds.), La Battaglia delle Egadi. Atti del convegno. Favignana, ex Stabilimento Florio, 20-21 novembre 2015, Regione Siciliana, Palermo, 2016, pp. 101-111.

Domenico Carro, «Deceres Liburnicae, Le colossali navi imperiali della flotta di Ravenna», in Antonio Panaino e Paolo Ognibene (eds.), Salso mar - Almyros Pontos, Atti del Seminario di Studi storico-navali tenutosi tra il 4 ed il 6 maggio 2015 presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna in occasione del XIX Raduno Nazionale dei Marinai d’Italia (1-10 maggio 2015), Mimesis, Milano, 2017, pp. 21-48.

Domenico Carro, «Classis Misenensis. L'antica presenza navale romana quale importante fattore delle robuste tradizioni nautiche fiorite nella Baia di Napoli», in Aldo Aveta et al. (eds.), La Baia di Napoli: Strategie integrate per la conservazione e la fruizione del paesaggio culturale, vol. I, Artstudiopaparo, Napoli, 2017, pp. 397-403.

Domenico Carro, «Trionfi navali», Strenna dei Romanisti, 2018, pp. 81-96.

Domenico Carro, Orbis Maritimus. La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma, ACIES Edizioni, Milano, 2019 (320 pagine).

Domenico Carro, «Transilire armati in hostium navem. Il corvo di Polibio e l’arrembaggio romano, la più redditizia delle azioni tattiche in mare aperto», Nuova Antologia Militare, I-2, 2020, pp. 5-30.

Domenico Carro, «Ville marittime more baiano», Strenna dei Romanisti, 2020, pp. 149-164.

Domenico Carro, Quadriremi vs. Vesuvio - L'operazione navale di soccorso condotta da Plinio nel 79 d.C., L'Erma di Bretschneider, Roma - Bristol, 2021 (152 pagine).

Domenico Carro, «Fortes Fortuna iuvat! Un’intrepida operazione navale di soccorso», Rivista di Studi Pliniani, 1, 2022, pp. 270-288.

Domenico Carro, «Oceano velut innatans. L’ambiente marittimo nella visione di Plinio (e del nipote)», Rivista di Studi Pliniani, 2, 2023, (in corso di stampa).

Domenico Carro, «Misenum. La base navale primaria dell'Impero romano», Rivista di Studi Pliniani, 3, 2024, (in corso di stampa).

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